I Santi che veneriamo

San Francesco da Paola, santo "trinitario" (ricorrenza liturgica il 2 aprile)

scoprite la sua vita e questo legame tra noi e lui, leggendo le schede qui di seguito

 

Guardate nondimeno l'ottimo sito di cui al collegamento qui sotto, frutto delle ricerche degli allievi delle scuole di Schiavonea (CS), su carismi e personalità del nostro compatrono: da esaminare con attenzione!

Se poi volete sapere o scambiare informazioni multidisciplinari sul nostro Compatrono, quello che segue è il sito Internet adatto, curato dal un nostro Confratello pugliese che fa parte di una Confraternita che, come la nostra, è ricompresa nell'altrettanto grande famiglia delle Confraternite Morte/Misericordia/Suffragio.

Ringrazio il nostro confratello ed amico Alberto Casella, attualmente Parroco ad Oliveto di Imperia, che ha recentemente pubblicato la sua opera scaricabile qui di seguito. Vi si trovano davvero tantissime notizie sul culto paolano nel nostro Oltregiogo e non solo, compresa una interessante indicazione circa l'arrivo delle reliquie del santo in Italia (forse durante il tragitto venne prelevata pure quella venerata nel nostro Oratorio).

N.B.: le preghiere proprie del/al nostro santo sono alla sezione "Liturgia e preghiere" di questo nostro sito.

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Nella pala dell'altare laterale destro (per chi entra) del nostro Oratorio è pure raffigurato San Carlo Borromeo (ricorre il 4 novembre) di cui si può capire l'opera di riforma da lui operata a favore delle Confraternite, leggendo nelle schede di formazione proposte qui di seguito: si veda in particolare il testo della Regola per le Confraternite, composta appositamente dal santo.

Nello stesso altare laterale destro è pure raffigurato San Giuseppe (19 marzo)  la cui celebrazione si è però sviluppata - ed è tuttora curata - presso l'altra confraternita serravallese, l'Arciconfraternita del Gonfalone (Oratorio dei Bianchi). TUTTAVIA l'avvio del culto al Patriarca Padre putativo di Gesù, ebbe avvio proprio a cura della nostra Confraternita, come attesta un documento recentemente ritrovato nel nostro archivio ed attualmente in fase di catalogazione. Poichè il santo è patrono della "buona morte" (ossia ci si raccomanda a lui per avere conforto al momento del trapasso, questo in base ad una pia tradizione che afferma che Giuseppe morì assistito da Gesù e da Maria) In occasione della sua ricorrenza, aveva luogo una apposita processione che si spingeva fino al camposanto "vecchio" che aveva ingresso dall'attuale via Palestro non ancora affiancata dalla ferrovia. Il corteo passava davanti a quella che doveva essere la "casa templare" di via degli Angeli nei pressi della quale esistevano sepolture (al difuori delle mura cittadine) forse di pellegrini, forse di cavalieri stessi.

Nel coro della nostra chiesa sono esposte pure due altre tele che oltre a riproporre i santi appena elencati, presentano pure San Giovanni Apostolo ed Evangelista (ricorre il 27 dicembre) e Santa Caterina d'Alessandria (ricorre il 25 novembre), santi la cui devozione si diffuse nel Mediterraneo (e quindi pure nei diversi entroterra) grazie ai contatti con l'Africa e l'Oriente. Più precisamente, a parte la diffusione del culto di determinati santi, va precisato che San Giovanni Evangelista è di solito richiamato quando si prende in considerazione San Giovanni Battista (un po' come nel caso di Sant'Antonio Abate e di Sant'Antonio da Padova, o di San Giacomo Maggiore e di San Giacomo "minore", spesso raffigurati nello stesso luogo di culto). Nel nostro caso, l'Evangelista è, assieme al Battista, il Titolare del Sovrano Ordine Militare di Malta col quale la nostra Confraternita ha attinenze che sono attualmente allo studio. Quanto a Santa caterina d'Alessandria, essa è considerata compatrona dei Trinitari poichè era proprio nel rione Santa Caterina "della ruota" nel centro di Roma, che avvenivano le contrattazioni di schiavi, nel tentativo di riscattarli.

 

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Un uso protrattosi lungo i secoli e abbastanza ben testimoniato in diverse chiese non solo della nostra valle, era quello che ogni Confraternita aveva in chiesa parrocchiale una propria cappella o un proprio altrare "di rappresentanza".

Le Confraternite trinitarie in particolare, avevano canonicamente diritto ad essere costituite presso l'altre maggiore delle chiese parrocchiali poichè associazioni dedicate al Mistero principale della Fede Cristiana ed improntate ad una spiritualità anche eucaristica (cfr. Regola per i Confratelli della Trinità, Roma 1821, che fa memoria pure del fatto che la nostra Arciconfraternita "casa-madre" fu fondata da San Filippo Neri (vedi sezione Preghiere) al termine dell'Adorazione Eucaristica cui egli -non ancora sacerdote- partecipò da semplice fedele il 16 agosto 1548: peraltro il nostro Fondatore zelava tantissimo le Quarantore).

La nostra Confraternita avrebbe tutt'ora come proprio altare in chiesa parrocchiale, quello ospitato nella prima cappella laterale (entrando) della navata sinistra, subito dopo il Fonte Battesimale. Questo altare è dedicato a San Giorgio (ricorre il 23 aprile). Sulla volta della cappella che lo ospita, è affrescata, appunto la Santissima Trinità mentre alla parete interna, a destra di chi guarda la statua del santo, è raffigurato l'Angelo Custode (ricorrenza liturgica il 2 ottobre) che rimanda ad aspetti dello sviluppo delle Confraternite Trinitarie (vedi la sezione "Forse non sapete che...") - N.B.: in Serravalle c'è addirittura una via dedicata agli Angeli... !